Generalità
La gengiva è il tessuto di rivestimento dei denti e del processo alveolare, che è quella parte di osso mandibolare o mascellare su cui sono situati i denti.
E’ costituita da una parte più spessa e resistente, cheratinizzata, di colore rosa, che circonda e riveste il colletto dei denti, generalmente per un’altezza di due – tre millimetri. Questa gengiva viene chiamata gengiva aderente. La gengiva aderente si continua poi con la cosiddetta gengiva o mucosa alveolare, più sottile e meno resistente, di colore rosso, che a sua volta si continua poi nella mucosa dei fornici, superiore ed inferiore.
Nelle zone edentule, per pregresse estrazioni dentali, totali o subtotali, solitamente è presente gengiva cheratinizzata, aderente.
Cos’ è un tumore
Un tumore è una crescita disorganizzata ed afinalistica di cellule degenerate, che nella loro crescita distruggono gli organi ed i tessuti circostanti. Inoltre possono diffondersi anche ad altri organi od apparati (metastasi), attraverso il sistema circolatorio o linfatico.
Tumore alle gengive
I tumori che originano dalle gengive sono solitamente carcinomi spinocellulari, e rientrano nei tumori del cavo orale (vedi cavo orale). Colpiscono in prevalenza il sesso maschile, con un rapporto di 3 : 1, ed hanno un’incidenza variabile, secondo le diverse statistiche, da 4 a 8 nuovi casi all’anno per 100.000 abitanti.
Cause
Sicuramente la loro insorgenza è favorita dal fumo, dall’abuso di alcool, da una cattiva igiene orale, da uno scarso consumo di frutta e verdura nell’alimetazione, e sono più frequenti all’arcata inferiore. A questo proposito, spesso possono comparire nei soggetti edentuli, portatori di protesi totali, che causano decubiti sulla cresta alveolare, che poi degenerano in tumori.
Sintomi e complicanze
Inizialmente si manifestano come piccole ulcere o piaghe modicamente o assai poco sanguinanti, che non guariscono con le terapie locali o generali. Non è presente dolore. Con il progredire della malattia, possono comparire mobilità dentaria e adenopatie laterocervicali (ingrossamento dei linfonodi del collo).
Diagnosi
La diagnosi viene fatta in base ad una visita specialistica, con biopsia ed esame istologico.
La diagnosi precoce, in fase iniziale, è determinante ai fini di una possibile guarigione definitiva, con minimi esiti funzionali.
Trattamento
Come per tutti i tumori della testa e del collo, il trattamento è sempre multidisciplinare. (chirurgo maxillo-facciale e otorinolaringoiatra, radioterapista, oncologo, radiologo, anatomo-patologo, medico nucleare, dietista, psicologo, fisioterapista). La terapia di questi tumori è essenzialmente chirurgica. Data la vicinanza con l’osso, è necessaria anche una asportazione generosa dell’osso stesso (emimandibolectomia o emimaxillectomia parziale o sub totale), con ricostruzione immediata mediante lembi ossei microvascolarizzati, solitamente di perone o cresta iliaca. Nei casi avanzati, potrà seguire, se necessaria una chemio/radioterapia.
Successivamente, al termine delle terapie, potranno essere inseriti degli impianti dentari, nell’osso trapiantato, per poter eseguire anche delle riabilitazioni protesiche, fisse o mobili.
Prognosi
Come per tutti gli altri tumori del cavo orale, la prognosi è strettamente legata ad una diagnosi precoce : infatti negli stadi iniziali della malattia possiamo avere tassi di sopravvivenza a cinque anni vicini al 90 %, mentre negli stadi più avanzati questa percentuale scende gradatamente e drasticamente sotto al 30 %.
Vogliamo ribadire quindi l’ importanza della figura del medico di base e dell’ odontoiatra nella diagnosi precoce.