Generalità
L’ orofaringe è la parte posteriore della bocca, comunemente chiamata gola, e costituisce la parte intermedia della faringe, primo tratto delle vie aereo-digestive superiori. Superiormente ad essa si trova il rinofaringe, ed inferiormente l’ ipofaringe. E’ delimitata anteriormente dai pilastri palatini anteriori, che costituiscono altresì il limite posteriore del cavo orale; all’ interno dei pilastri palatini (anteriori e posteriori), si trovano le tonsille.
Cos’ è un tumore
Un tumore è una crescita disorganizzata ed afinalistica di cellule degenerate, che nella loro crescita distruggono gli organi ed i tessuti circostanti. Inoltre possono diffondersi anche ad altri organi od apparati (metastasi), attraverso il sistema circolatorio o linfatico.
Tumore dell ‘ orofaringe
I tumori che colpiscono l’ orofaringe sono per il 90 % carcinomi spinocellulari, più raramente linfomi o carcinomi delle ghiandole salivari minori (carcinoma mucoepidermoide o carcinoma adenoidocistico). Gli uomini sono colpiti più frequentemente delle donne, con un rapporto di 6 : 1, soprattutto tra i 50 e 70 anni. L’ evoluzione locale è variabile : si va da una crescita infiltrativa-ulcerativa nei carcinomi spinocellulari a una crescita espansiva-sottomucosa negli altri tumori più rari. Nei carcinomi spinocellulari è frequente la diffusione per via linfatica (ca 60 % dei casi) e talvolta la comparsa di una adenopatia al collo è il primo sintomo.
Cause
I tumori dell’ orofaringe si correlano generalmente ad una storia di abuso di alcool e tabacco, come per gli tutti gli altri tumori del cavo orale. Negli ultimi decenni si è inoltre assistito ad un incremento dell’ incidenza dei tumori correlati all’ infezione da HPV (Human Papilloma Virus), che generalmente si localizzano a livello delle tonsille.
Sintomi e complicanze
Il primo sintomo può essere rappresentato da un sanguinamento a livello del cavo orale o della gola, oppure da una sensazione di ingombro a livello sempre della gola, difficoltà a deglutire (disfagia), più raramente dolore. In alcuni casi, il primo sintomo può essere una adenopatia (ingrossamento di un linfonodo) a livello del collo. Se misconosciuti, possono portare ad emorragie o gravi difficoltà di alimentazione.
Diagnosi
La diagnosi viene effettuata mediante visita specialistica con fibroscopia diretta e successiva biopsia con esame istologico. Altri accertamenti necessari sono la RMN dell’ orofaringe e del collo (in alternativa TAC con mezzo di contrasto) ed eventualmente la TAC del torace in presenza di adenopatie laterocervicali o nei pazienti forti fumatori.
Trattamento
Il trattamento di questi tumori è sempre multidisciplinare, coinvolgendo diverse figure professionali : chirurgo maxillo-facciale e otorinolaringoiatra, radioterapista, oncologo, radiologo, anatomo-patologo, medico nucleare, dietista, psicologo, fisioterapista. Le terapie di scelta sono rappresentate dalla radioterapia o dalla chirurgia, da sole o combinate, eventualmente associate a chemioterpia. Nei tumori HPV positivi il trattamento di scelta è la radioterapia.
Prognosi
In linea generale, i tumori HPV positivi hanno una prognosi sicuramente migliore rispetto agli altri. Nei casi non HPV positivi, negli stadi iniziali di malattia le possibilità di sopravvivenza a cinque anni oscillano tra 70 e 80 %, negli stadi più avanzati i tassi di sopravvivenza a cinque anni si riducono al di sotto del 50 %.